Autori italiani contemporanei su ‘Mia Nonna Fuma’ blog

Mi appassionano tanti, tantissimi autori statunitensi contemporanei, ne ho parlato parecchio sul mio blog, e ne seguo altri con passioni letterarie simili alle mie dove scopro ulteriori scrittori americani che non conoscevo. A volte però trovo commenti con critiche feroci verso la mancanza di quella genialità degli autori statunitensi tra gli scrittori italiani, forse per colpa delle case editrici o degli autori stessi che non osano, o semplicemente a causa degli italiani che leggono poco e preferiscono i best seller molte volte dalla dubbia qualità. Da questa constatazione è nata una mia riflessione a difesa delle letteratura italiana contemporanea che secondo me non ha nulla da invidiare a quella statunitense, e che oggi voglio raccontare in questo post. Preciso che oggi non menziono nessun autore o libro statunitense, v’invito a sbirciare tra i miei post passati per farvi un’idea della letteratura americana che apprezzo. Oggi quindi spazio solo al made in Italy di qualità (almeno per me).

burundanga

Il motivo dell’enorme numero di scrittori statunitensi contemporanei di qualità in realtà per me è molto semplice: il numero di lettori in lingua inglese è enorme se confrontato a quello di persone che leggono in italiano. Negli USA, ma in tutto il mondo, la ricerca di nuovi autori anglofoni è immensa, c’è una marea di gente che cerca nuove cose da leggere in inglese. E mi riferisco a lettori esigenti, alternativi, curiosi, insomma a quelli che oltre ai classici non leggono Bruno Vespa o Giorgia Meloni, ma che cercano scrittori veri, autori nuovi che osano, che propongono temi scomodi, stili nuovi, argomenti che magari possono piacere in modo soggettivo ma che garantiscono la qualità del testo. E quello che viene richiesto, l’editoria, o il mercato in generale, lo restituisce. Considerando le quantità di persone che potenzialmente possono leggere in inglese e in italiano opere alternative e innovative, io direi che per ogni cento grandi autori statunitensi contemporanei se ne troviamo dieci italiani altrettando bravi, potremmo dire che la letteratura nostrana ha poco da invidiare a quella “yankee”. Io non arrivo a cento autori americani che amo, ma di sicuro ne ho 10+1 italiani che presento qui. Il +1 lo spiegherò dopo. 

Per tutti gli autori citati lascio i link ad altri miei post sul blog ‘Mia Nonna Fuma’ con approfondimenti sulle loro opere e stili, per sapere perché li ammiro tanto in modo da non rendere troppo tedioso questo post. Ho già parlato ampiamente del movimento letterario “Cannibalismo” e tra i 10+1 italiani segnalati oggi ci sono addirittura quattro cannibali, i miei preferiti: Niccolò Ammaniti, Enrico Brizzi, Matteo Galiazzo e Alda Teodorani. Parlo in generale di tutti loro qui e nello stesso post si trovano i link alle rencesioni di due opere di Galiazzo. Ho poi recensito a parte un libro di Alda Teodorani di cui parlo qui. Il quinto autore italiano che menziono è Tiziano Sclavi, un classico degli anni novanta grazie a Dylan Dog e di cui ho rencesito varie altre opere tra cui Dellamorte Dellamore e Nero

Di Marco Missiroli, per me uno dei migliori autori italiani di romanzi di formazione, ho recensito Senza coda e Atti osceni in luogo privato. Un altro scrittore di cui ho recensito due opere è Walter Fontana, il più sottovaluto forse. Ho parlato di Visto che siete cani e del romanzo distopico alternativo Splendido visto da qui. Una grande autrice e un grande autore nostrani che non ho avuto modo di approfondire (ma di cui parlerò presto) sono Simona Vinci e Walter Siti. Li trovo entrambi coraggiosi e alternativi per i temi che trattano, scomodi e provocanti, raccontati con una prosa fluida e coinvolgente. Di Simona Vinci sul mio blog per il momento non si trova nulla, ma potete dare un’occhiata alla mini recensione di Dei bambini non si sa niente sul mio profilo Instagram, @mia_nonna_fuma. La mini recensione di Bruciare tutto di Siti invece si trova qui. Chiudo con l’autrice italiana contemporanea per me più alternativa: Claudia Durastanti, la Ali Smith nostrana, una grande scrittice di cui qui ho parlato del suo affascinante Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra. Ma anche di lei riparlerò presto. 

Chiudo menzionando il +1, Pier Vittorio Tondelli, morto giovanissimo a soli 36 anni, uno degli autori postmoderni italiani più importanti. Ha scritto tanto nonostante sia deceduto così giovane e presto gli dedicherò un post. Non ha trovato spazio oggi qui perché ho considerato solo autori contemporanei, ma sono sicuro che se fosse stato vivo e attivo oggi, avrebbe trovato spazio tra i 10. 

E voi vorreste segnalare qualche autore contemporaneo italiano che amate e che non ho citato? 

26 commenti

  1. Complimenti per il post che condivido appieno, sia in riguardo agli scrittori statunitensi che a quelli italiani. Hai citato praticamente i migliori e questo dimostra la tua capacità critica di lettura, che ti fa onore, soprattutto pensando alla letteratura underground, o a quella alternativa che spesso dalle nostre parti è marginalizzata. Non ho letto “Splendido visto da qui”, che cercherò presto…
    Buona continuazione!

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  2. Marino Magliani, grande cantore della Liguria, e grande traduttore di autori sudamericani; Ezio Sinigaglia, un vero genio della parola e della scrittura raffinatissima e divertente. Non sono forse noti al grande pubblico, ma sono molto bravi. Mi dispiace di non apprezzare allo stesso modo scrittrici italiane tra le contemporanee: mi pare che spesso si limitino a bazzicare il genere sentimentale con risultati mediocri. Ma anch’io apprezzo Simona Vinci, ho letto due libri, La prima verità e Parla, mia paura, sono entrambi sulla malattia mentale, davvero toccanti

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      • Magliani ha pubblicato da poco Il cannocchiale del tenete Dumont, che sebbene sia un bel libro non è il mio preferito tra i suoi; mi è piaciuto di più Prima che lo dicano altri, uscito alcuni anni fa. Di Sinigaglia puoi provare con Eclissi, ma se ti vuoi divertire devi leggere Il pantarei e Fifty-fifty, entrambi usciti per Terra Rossa

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  3. Enrico Brizzi sa raccontare l’adolescenza come nessun altro, e infatti il suo primo romanzo sull’argomento (Jack Frusciante è uscito dal gruppo) è diventato un cult. A mio giudizio però il suo libro migliore è un altro, Tu che sei di me la miglior parte (e infatti l’ho anche recensito nel mio blog).
    Alla domanda con cui hai chiuso il post rispondo segnalandoti Michele Mingrone, autore di uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni (L’ultima tournée di Sally O’Hara). Molto bravo anche Fabrizio De Sanctis.
    Anche a me appassionano gli autori statunitensi contemporanei. Al più bravo di tutti ho dedicato questo post: https://wwayne.wordpress.com/2020/10/03/amore-a-scoppio-ritardato/

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  4. Bel post! I tuoi consigli di lettura sono sempre preziosi.
    Confesso di frequentare poco gli autori italiani contemporanei… Del bello da scoprire però c’è eccome, specialmente se si guarda fuori dal “mainstream”. Per esempio, Acrobazie di Trasciatti mi ha molto colpita in positivo.
    Poi su Sclavi non c’è niente da aggiungere ;).

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  5. Secondo me questa percezione di minore qualità della letteratura italiana contemporanea dipende anche un po’ dal fatto che una larga fetta dei titoli più in vista fa parte della paccottiglia e che per trovare romanzi buoni bisogna scavare perdere del tempo a cercare. “Atti osceni in luogo privato” piacque molto anche a me, alla lista aggiungo “Roderick Duddle” di Michele Mari, “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli, “La linea del colore” di Igiaba Scego e “Lo stagno di fuoco” di Daniele Nadir.

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