7 libri di autori statunitensi III

Oggi segnalo altri sette libri di autori statunitensi di cui ho parlato sul mio profilo Instagram, @mia_nonna_fuma.

Questa è la storia di un soldato a caccia di scienziati nazisti, di un ingegnere ossessionato dai viaggi nello spazio, di un giovane affascinato dalla vita di suo nonno, di esistenze lontane nello spazio e nel tempo ma legate dallo stesso destino.
Questa è un’altra storia raccontata magistralmente da Chabon.
‘Operazione Shylock‘ racchiude diversi generi letterari, è narrativa di spionaggio, un thriller, un romanzo storico, una semi autobiografia. Forse è troppo persino per chi ama il mondo letterario di Roth.
Non lo consiglio a chi non ha ancora letto niente dell’autore americano. È un libro denso di concetti, non permette distrazioni, è lungo e a tratti tedioso. Roth è anche questo, è stato per me un genio, ma richiede pazienza, a volte tanta.
Holly, sognatrice carismatica e caparbia, un giorno bussa alla porta di Paul, aspirante scrittore, cambiandogli la vita. Holly è un personaggio potente, triste e a tratti cinico, che nasconde un passato misterioso mentre vive fuori dagli schemi, ma con poesia. La sua storia viene raccontata da Paul in un lungo e malinconico flashback.
‘Colazione da Tiffany‘ è un romanzo breve e discusso, di uno degli artisti più controversi della letteratura statunitense. Un classico per me bellissimo e intrigante, come il personaggio di Holly.
Il Dio di Auslander a volte soffre di emicrania, altre è un grosso pollo soddisfatto di sé. Può ordinare di erigere un altare nel cortile di casa, o consegnare tavolette di pietra portatrici di un messaggio che potrebbe cambiare le sorti dell’umanità, ma che nessuno vuole comprare, neppure su eBay. Genera Golem che puniscono l’idiozia che può annichilire l’essere umano seduto all’ombra dei propri peccati.
Le varie forme di Dio creano i racconti esilaranti di ‘A Dio spiacendo’. Non è geniale come le opere precedenti di Auslander, ma è comunque un libro che consiglio, soprattutto ai non credenti provocatori.
Ellis è per me un autore controverso. L’ammiro per il suo stile originale, è uno dei primi scrittori minimalisti, dalla forma cruda e cinica. ‘American Psycho‘ è il manifesto del suo minimalismo, in cui porta all’estremo la brutalità dei suoi personaggi; è il cinismo e la superficialità di gente vuota, senza valori, con pochi interessi a parte gli abiti firmati e i lussi.
Il libro è controverso come il suo autore, lo consiglio ma vi avviso: è conturbante e può togliere il sonno.
‘I ricchi‘ è il secondo romanzo della quadrilogia che racconta l’America vista con gli occhi critici di Joyce Carol Oates. È un romanzo di formazione che incrocia il thriller in una storia straordinaria, e che mette alla berlina i difetti degli States.
L’apparenza senza contenuti, l’apatia di tanti ricchi, la pericolosità delle armi da fuoco, vengono denigrati dalla scrittice con una prosa fluida ed elegante. Parlerò ancora delle opere di Joyce Carol Oates, autrice eccezionale che, citando Roth, è in grado di difendersi solo con l’unica arma che ha disposizione, la penna. E che penna.
Volevo leggere da tempo Siri Hustvedt, autrice che ha ammaliato numerosi critici letterari con la sua prosa ricercata. È innegabile il suo talento, ‘What I loved‘ scorre con eleganza, parla di vite emozionanti, ma la storia non mi ha convinto.
Ho letto volentieri il libro, è stato come osservare un quadro bellissimo per una settimana. Un’estetica eccelsa, ma per me non supportata da una vicenda degna. Leggerò comunque altre sue opere, sperando di appassionarmi anche alla storia la prossima volta.
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