Questa è la prima estate che trascorro lontano dai miei amici di sempre, quelli che sono venuti all’asilo e alle scuole elementari con me. Le medie non le conto, mi fanno schifo perché ci si chiama per cognome e invece della maestra ci sono i professori che sono molto piu cattivi e con i nervi a pezzi…
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Autore: Giovanni Vannozzi Pagine: 200 Anno: 2016 Casa Editrice: MdS Editore ISBN: 978-88-98942-31-2 Disponibilità: Libro Cartaceo Dove acquistarlo: MdS Editore |
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Era dai tempi di Bukowski che non leggevo un libro con la matita in mano per sottolineare aneddoti di curiosi personaggi che sembravano muoversi scomodamente e lentamente nelle realtà che li circondavano, come se avessero sempre il freno a mano abbassato solo a metà, mentre tutti gli altri al loro fianco correvano sempre belli, eleganti, felici e sorridenti. Erano i libri che mi facevano scoprire le realtà viste dagli occhi di uno che in quelle realtà faceva fatica a starci, ma che osservava con meticolosità, sforzandosi a capirle e che mi teneva compagnia durante la mia adolescenza vissuta scomodamente e lentamente nella mia di realtà.
A Bukowski sono seguiti tanti altri autori che mi hanno raccontato e continuano a raccontarmi come fanno a vivere in questo strano mondo in cui si sentono scomodi, ma in cui continuano a viverci osservandolo, vivendolo in modo oggettivo, sopravvivendo circondandosi di musica e arte, e raccontandolo in modo schietto così come lo vedono. I vari Auslander e Roth mi raccontano e mi fanno osservare la provincia nordamericana, Hornby sta facendo lo stesso con Londra e potrei citare tanti altri autori che osservano e mi raccontano varie parti del mondo, ma qui ne cito solo un altro, Giovanni Vannozzi, che nei suoi libri mi racconta e mi fa osservare la provincia italiana, la provincia della mia infanzia, e che è da poco entrato in quella ristretta categoria di autori che mi fanno leggere con la matita in mano.
[…] La mia recensione a Basta, Smetto e quella a Long Playing […]
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[…] Passo ora a un’opera di un amico scrittore di talento che ho avuto la fortuna di conoscere qualche anno fa al Salone Internazionale del Libro di Torino: Long playing di Giovanni Vannozzi. Il libro è una raccolta di racconti suddivisa in due parti proprio come un vecchio Lp: Lato A che racconta gli anni ’80 a ’90 e Lato B che invece ripercorre gli anni ’90 e 2000. L’omaggio alla musica consiste anche nella descrizione di suoni e rumori che accompagnano il lettore in un viaggio nostalgico della provincia italiana. Long playing è un libro che ho amato e di cui, qualche anno fa, scrissi una breve recensione che si può leggere qui. […]
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