Sa Reina (La Regina) – Un’avventura in Sardegna – Recensione

… finalmente anche lui sale su quest’albero immenso. Prendo posto accanto a Leo e penso che adesso siamo spogli davvero, che abbiamo tutti e tre la stessa età. Mentre ci guardiamo eccitati, nudi, capisco che è per questo che siamo qui. Per essere di nuovo liberi, insieme …
basta smetto Autore: Simone Caltabellota
Pagine: 168
Anno: 2013
Casa Editrice: Ponte alle Grazie
ISBN: 9788862208611
Disponibilità: Libro Cartaceo e Versione E-book
Dove acquistarlo: IBS

Di questo libro mi ha incuriosito molto una frase che ho letto nella sinossi: “un singolare racconto sciamanico, che non ha corrispondenti nella nostra narrativa di oggi”. La mia curiosità non è stata delusa dalla lettura e la componente mistica non è stato l’unico particolare che mi è piaciuto di questo libro.

Il libro racconta la storia di tre ragazzi che intraprendono un viaggio in Sardegna ed è narrata in prima persona dal protagonista Davide. Ognuno dei tre personaggi compie questo viaggio con un obiettivo preciso: il protagonista della storia va alla ricerca del suo passato, difatti la meta dei tre ragazzi è proprio il paese d’origine di Davide; Lucien -archeologo e rocker inglese- cerca materiale per uno studio su antiche civiltà sarde; Leo che dopo aver interrotto la relazione con la propria ragazza, vuole voltare pagina cercando nuovi stimoli nella sua vita sempre più triste a causa dell’amore perduto. Di questo libro mi è piaciuto molto il contrasto tra le antiche tradizioni di un tipico paese del sud Italia e il carattere stravagante di Lucien alla ricerca -tra le altre cose- di un “viaggio” mistico causato da una potente erba sarda.

La forza di questo libro è a mio parere il modo in cui viene raccontata la storia. Ci sono stati momenti, soprattutto nella parte centrale del libro, in cui non potevo fermare la lettura per la curiosità di come sarebbe andato a finire il viaggio dei tre ragazzi. Mi piace come alcuni dettagli, su tutti il misticismo, i quadri raffiguranti una donna a petto nudo che va incontro a un uomo con la testa di toro e la potente erba sarda, entrano improvvisamente nella storia rompendo la trama centrale, arricchendola di colpi di scena che hanno mantenuto sempre alto il mio interesse nella lettura. Consiglio questo libro a chi piace l’avventura e a chi, quando legge, non piace dare nulla per scontato.

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