La notte del gatto nero – Recensione

… In silenzio entrarono nella stanza di Salvatore. In silenzio alzarono la serranda. Il letto vuoto si illuminò. Lenzuola e coperte intatte, come le aveva preparate mamma Vera molte ore prima. Giovanni guardò la moglie. “Chiamo la polizia”. Non era una domanda …
basta smetto Autore: Antonio Pagliaro
Pagine: 116
Anno: 2012
Casa Editrice: Ugo Guanda Editore
ISBN: 9788823500211
Disponibilità: Libro Cartaceo e Versione E-book
Sito dell’autore: Antonio Pagliaro
Dove acquistarlo: Amazon

Questo libro racconta un dramma che investe improvvisamente una tranquilla famiglia e che conduce lentamente il lettore verso la notte del gatto nero.

Il libro si apre con una misteriosa telefonata ricevuta da Giovanni, protagonista della storia, nel cuore della notte. Da subito Giovanni intuisce che quella telefonata non promette niente di buono, difatti gli suscita subito tristi ricordi legati alla morte della madre, saputa appunto con un’altra telefonata notturna. Il romanzo ripercorre le abitudini di una tipica famiglia borghese italiana caratterizzata dal tipico genitore che -come dice l’autore- conosce una versione sbagliata del figlio. Ma il libro racconta soprattutto la reazione di un’onesta coppia di genitori sempre rispettosi della legge alla notizia che il proprio figlio è stato arrestato con l’accusa di spaccio di cocaina. Pagliaro narra il dramma di chi vive un’ingiustizia che può colpire chiunque, in qualsiasi momento senza nessun preavviso, come nel cuore della notte durante il sonno più profondo. Quell’ingiustizia può essere letta da diversi punti di vista, da uno spacciatore di cocaina che non aveva avuto nulla a che fare con la droga fino a qualche tempo prima e che paga una colpa con una pena troppo severa, o da una famiglia che ha sempre ossessivamente rispettato la legge.

I punti forti del libro sono a mio avviso le continue sensazioni che provoca grazie alla potenza narrativa del suo autore. Mi hanno angosciato la preoccupazione dei genitori descritta nel romanzo, impotenti di fronte al dramma che stavano vivendo; la violenza vissuta in prigione ma anche la violenza che si può generare fuori dalle carceri; la rabbia di Giovanni che cresce esponenzialmente pagina dopo pagina e che improvvisamente si trasforma in violenza. Questo libro può piacere a un vasto pubblico perché è breve ma intenso, ricco di colpi di scena che lasciano sicuramente il segno e con un finale a mio parere geniale.

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