… Subitosubito la avvinghio dadietro, in un intrico che parte dal morbidoso bacino, su cui faccio leva con mano polipa. La rivolto prillandola energico su sé a 180° …
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Autore: Pee Gee Daniel Pagine: 248 Anno: 2012 Casa Editrice: Montag ISBN: 9788897875000 Disponibilità: Libro Cartaceo Dove acquistarlo: Mondadori |
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Ai lettori progressisti alla ricerca di forme sperimentali di scrittura, a chi non ha pretese di accrescimento culturale e legge più che altro per trovare qualcosa di diverso dai luoghi comuni e dalle belle morali, a chi ama leggere stili provocanti: vi presento Gigi il bastardo (& le sue 5 morti).
La frase iniziale “Now gods, stand up for us bastards!” la dice tutta sull’andazzo della storia narrata in questo libro. L’uso di un linguaggio alternativo si rileva sin dalle prime frasi; è un aspetto che io accetto a priori in un libro, persino prima di averlo letto, perché come evidenzio spesso nelle mie recensioni, mi piace scoprire autori che propongono qualcosa di nuovo. Anche se devo dire che in questo caso lo stile sperimentale l’ho trovato a tratti troppo complicato da seguire e non aiuta a far scorrere fluidamente la storia. Storia che nonostante le difficoltà iniziali ho apprezzato a larghi tratti. La vicenda è ciclica, nel senso che ruota intorno a una serie di avventure/disavventure del protagonista – il cui obiettivo è chiaro sin dalle prime pagine – e si conclude dov’era iniziata. Questo commento non è uno spoiler perché il punto saliente del libro come ho già detto non consiste nella storia, ma nello stile in cui viene raccontata. Sarebbe stato uno spoiler invece parlare delle 5 morti di Gigi, ma di questo non dico nulla e lascio al lettore il piacere di scoprirlo.
Gigi è un anti eroe dalla vita sbandata alla ricerca della propria donna perduta che si divincola tra amanti adulterini/ballerini e un medico/santone, tra chi si fa di una strana droga che di nome fa Lizbona, in compagnia di una grande obesa dalla grassa lingua e in giro tra mercatini delle pulci. Come direbbe Gigi, credo che questo libro più che altro e più che mai sicuramente mi ha avvinghiato i neuroni con mano polipa durante qualche settimana di lettura complessa. Libro da leggere ma indispensabile apertura mentale.