Tra le varie opzioni per pubblicare un libro ce n’è una che non avevo mai tenuto in considerazione, né come lettore, né come autore. Si trovava solo un gradino sopra le case editrici a pagamento (opzione più odiosa) tra le mie preferenze, e la sto rivalutando. Si tratta del Crowdfunding letterario di cui ultimamente ne sto sentendo parlare positivamente. Non mi ha mai attratto l’idea di leggere un libro pubblicato con un Crowdfunding perchè temo di potermi ritrovare l’opera di un autore più che altro abile nel marketing e bravo nella prevendita. Queste sono le mie sensazioni che sono pronto a smentire quando si presenta l’occasione. In questo caso l’occasione si è presentata per caso, sottoforma dell’opera Ma soprattutto i ponti di Iuri Toffanin che sembra stia riscuotendo un discreto successo. Il libro mi ha incuriosito soprattutto per le critiche positive che sta ricevendo e che sarà presto la mia prima lettura pubblicata con il Crowdfunding letterario. Siccome credo sempre che i migliori consigli li possa dare chi ha vissuto un’esperienza diretta, dopo un’interessante chiacchierata online sul Crowdfunding letterario, ho chiesto a Iuri Toffanin di parlarci della sua esperienza che potrete trovare dopo la scheda del libro con tutte le info utili per l’acquisto. Ringrazio Iuri per la sua testimonianza che mi ha convinto come lettore, non so ancora se proverò questo metodo di pubblicazione, ma ormai non escludo più nulla in questo settore così duro, fatta eccezione per le case editrici a pagamento. Quelle mai.
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Pagine: 209 Anno: 2017 Editore: Bookabook Formato: Cartaceo ed e-book Dove Acquistarlo: Bookabook |
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“Il mio romanzo d’esordio è frutto di un progetto di crowdfunding. Spesso la gente confonde questa via con l’editoria a pagamento, quando invece si tratta di due mondi lontanissimi e mossi da filosofie opposte. Sarebbe interessante parlarne, ma per adesso limitiamoci a segnalare il dato. Il romanzo è nato così, al termine di un percorso di creazione di un pubblico di partenza, motivato al punto di pre-acquistare il romanzo, quasi a scatola chiusa, sulla fiducia. Ciò ha permesso non solo di dare vita al libro, ma anche di gettare le basi di un passaparola che, in contesti di visibilità limitata quali sono quelli in cui si muove la stragrande maggioranza degli esordienti, è il vero motore del romanzo. É il tam tam che fa la differenza: sono quei lettori che, col tempo, arrivano al romanzo avendone sentito parlare e se ne innamorano (sì, è un bel romanzo, originale, insolito, brillante) e a loro volta ne parlano e lo diffondono, perché vogliono che l’impresa abbia l’ampio respiro che merita. Questo è un romanzo che ha solo bisogno di farsi scoprire dai lettori e saranno loro, poi, ad allungargli la vita. I miei ritorni parlano chiaro: chi lo legge, lo ama e chi lo ama, ne parla. Tendenzialmente bene. Non vi resta che verificare coi vostri occhi.”
Iuri Toffanin
Chiudo il post segnalando un video interessante sul Crowdfunding letterario sia per autori che per lettori dal canale YouTube di Chiara Beretta Mazzotti.
Complimenti
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