Dopo anni di letture e riletture, analisi di pregi, imperfezioni, originalità e qualità, ho finalmente deciso quali sono i migliori 7 Dylan Dog per il blog Mia Nonna Fuma. Ne presento quattro in questo post e tre nel prossimo sperando di generare un minimo di suspence tra i miei lettori appassionati di Dylan Dog. Un’ultima premessa prima di iniziare: la classifica tiene in considerazione solo i primi 100 albi, non perché i successivi mi siano particolarmente antipatici, ma perché non ho trovato nessun numero oltre il 100 degno di questa classifica.
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7
Ci sono migliaia di luoghi inesplorati di qualche centimetro quadrato che se calpestati possono aprire un varco da cui entrano nel nostro mondo creature infernali. Questa è la premessa di Golconda!, numero 41 della serie, storia che omaggia Magritte, manda Dylan Dog in un viaggio in macchina verso l’India e che ha come colonna sonora l’inno strampalato di una band chiamata per telefono (e per caso) dall’inferno. A questo si aggiungono spietati assassini surreali, tipo un occhio gigante che se ne va in giro in bicicletta, raccontati con una logica che non fa una piega dal genio di Sclavi.
6
Gente che scompare, numero 59 della serie, apre varchi tra mondi paralleli in cui si può viaggiare comprando strani oggetti in un negozio di antiquariato. Il negozio di chiama Safarà ed è gestito dal mio cattivo dylaniano preferito: un inquietante vecchietto con la testa pelata e a punta di nome Hamlin. Un’altra storia surreale raccontata con lucidità da Sclavi dove Dylan incontra un altro Dylan in una Londra con la torre Eiffel che di tanto in tanto viene immersa da una profonda oscurità. Geniale.
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5
Io i fantasy non li sopporto, li evito da anni tra le mie letture dopo qualche tentativo inutile ed è ormai l’unico genere che mi allontana all’instante da film e serie. Ovviamente c’è l’eccezione, che non è Il signore degli anelli o Il trono di spade ma il bellissimo Zed, numero 84 della serie. Un misterioso personaggio dalle sembianze di Christopher Lambert accompagna poveri diavoli in un mondo apparentemente felice in cambio di un cospicuo pagamento. Quel mondo in realtà nasconde segreti terrificanti da cui Dylan Dog dovrà fuggire. Capolavoro.
4
Il signore del silenzio, numero 39 della serie, ha per protagonista un misterioso personaggio che se ne va in giro in groppa a un coniglio a raccontare la Verità a chi lo invoca. La Verità è così triste da provocare il suicidio di chi si ritrova davanti a questa rivelazione. La storia è stata scritta da un certo Giuseppe Ferrandino che sinceramente non so neppure se abbia scritto altri albi di Dylan Dog, ma che con questa meraviglia è riuscito a intrufolarsi tra le storie migliori di Tiziano Sclavi. Chapeau!
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Il podio arriverà entro la fine del mese, stay tuned. Nel frattempo chiedo ai miei amici virtuali dylaniani: che ne pensate di questi numeri?
Non conosco benissimo Dylan Dog ma mi ha sempre intrigato leggerlo compiutamente. Terrò conto della classifica stilata, grazie. 🙂
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Grazie a te! Spero non deluderti 😉
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🖤🖤
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Di Golconda ho un ricordo molto nitido. Gli altri che rammenti devo averli letti, ma non li tengo altrettanto in mente. Bellissimo Dylan Dog, comunque.
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Forse non ti hanno particolarmente colpita. Vediamo cosa ne penserai dei primi tre 🙂
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[…] riprendo il mio ultimo post su Dylan Dog presentando il podio dei migliori albi fino al numero 100 per il blog Mia Nonna […]
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