Le molecole affettuose del lecca lecca – Recensione

… Mi chiamo Francesco, Francesco Pesce. Sono nato all’ospedale di Ribera, provincia di Agrigento, il 25 giugno 1975, lo stesso giorno in cui, a New York, un aereo della Eastern Airlines, un Boeing 727, è precipitato in fase di atterraggio, causando centodieci vittime, una delle quali, pensa pensa, si chiamava Frankie Fish …
basta smetto Autore: Francesco Consiglio
Pagine: 208
Anno: 2010
Casa Editrice: Baldini&Castoldi
ISBN: 9788895797557
Disponibilità: Libro Cartaceo e Versione E-book
Dove acquistarlo: IBS

Tempo fa ho letto un libro di Francesco Consiglio intitolato ‘Qualunque titolo va bene’. Incuriosito da titolo e sinossi contattai direttamente l’autore per chiedergli una copia del suo libro proponendogli una recensione. Quel libro mi entusiasmò per la storia e soprattutto per lo stile dell’autore: alternativo, ironico, unico e mai banale. Ho acquistato ‘Le molecole affettuose del lecca lecca’ sperando di ritrovare quello che mi era piaciuto, ed è stato così: ho ritrovato sin dalle prime pagine quello stile che mi aveva così colpito. Una volta ho letto che i titoli lunghi e curiosi nascondono storie deludenti, ma come si è già intuito dalla mia breve introduzione non è questo il caso.

Il libro narra la vita di Ciccio Pesce durante il biennio vissuto tra i suoi 15 e 16 anni. Ciccio Pesce non riesce ad avere una vita normale come quella dei suoi coetanei soprattutto per l’ambiente bizzarro che lo circonda: il padre aspirante Fonzie, la madre telenovela dipendente, entrambi i genitori che credono che Ciccio sia autistico, la fidanzatina dalle molteplici esperienze amorose, un’altra fidanzata immaginaria, altre fidanzate che vanno via via morendo, uno zio che s’inietta coca nel pene per migliorare le sue prestazioni sessuali. Personalmente lo considero un libro a tratti pulp, per gli improvvisi delitti che spiazzano il lettore magari tra una conversazione ironica e una battuta satirica; in questo libro ho ritrovato quello stile ironico rotto da improvvisa violenza che mi ha fatto ricordare i tempi migliori di Palahniuk. Ma il libro non è solo la storia di un ragazzo alternativo e incompreso circondato da gente strana.

I pensieri del protagonista sono un fiume in piena di riflessioni un po’ su tutto che fanno spesso sorridere: sull’amore (bellissima la descrizione dell’amore), sulla famiglia, sulla salute, sulle donne. Mi piace la sensazione descritta dal protagonista ascoltando l’interminabile ‘Perché lo fai’ di Marco Masini; mi piacciono i cinque foglietti usati da Ciccio per spiegare all’amata quello che non riusciva a dirle in faccia; molto bella la descrizione della sua giornata da barbone; mi piace come il protagonista riesce brillantemente ad avere delle conversazioni con se stesso. Questo libro lo consiglio a chi ama il pulp, la satira, a chi vuole riflettere con un sorriso, a chi legge molti classici e ha voglia di immergersi in una lettura alternativa. Io personalmente aspetterò impaziente il prossimo libro di Francesco Consiglio.

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