A proposito di Autopubblicazione

L’autopubblicazione è un metodo di pubblicazione che non ho ancora completamente accettato, pur avendo di recente autopubblicato ‘Mia Nonna Fuma’ su Amazon. Lo so, è un controsenso, ma ho i miei motivi che vorrei condividere in questo post, sperando di essere utile per chi non si è fatto ancora un’idea chiara sull’autopubblicazione. Sono consapevole che esistono ormai una marea di libri autopubblicati ed è quasi impossibile trovarne realmente interessanti. Così che i lettori abituali li evitano, e i libri autopubblicati, fatta eccezione per pochi esempi, alla fine vengono letti dalla cerchia di conoscenti dell’autore stesso e da qualche altro lettore attirato da una promozione intelligente. In questo post spiego il motivo che mi ha spinto ad autopubblicarmi e quali libri autopubblicati tendo a leggere.

Io ho deciso di autopubblicarmi a seguito delle mie esperienze con alcune case editrici e di quelle di tanti altri autori che ho conosciuto sia virtualmente che di persona.

burundanga

Avevo già parlato in precedenti post di case editrici, cercando di dare qualche consiglio utile basato sulla mia esperienza. Qui ho presentato vari tipi di case editrici, qui ho dato spazio a quelle a pagamento, e qui infine ho parlato dell’importanza dell’editing. La conclusione che ho tratto da queste mie precedenti riflessioni è che credo che ci sia sempre una casa editrice dietro l’angolo per ogni autore emergente. Ci sono purtroppo quelle più facili a pagamento, quelle serie che pur essendo piccole non chiedono aiuti economici truffaldini ma che lavorano male su altri aspetti, e poi quelle veramente buone che fanno persino un eccellente editing, una promozione seria e che sono in grado di scoprire autori che vale veramente la pena leggere. 

Io ho deciso fin dall’inizio di non tenere mai in considerazione le case editrici a pagamento e sono cosciente che molto difficilmente potrò essere pubblicato da case editrici che lavorano realmente bene. La concorrenza è dura e quindi, un po’ perché forse non interesso a quelle case editrici che lavorano bene e che nella maggior parte dei casi forse neppure leggono il manoscritto che invio loro, e un po’ per impazienza, mi sono lasciato facilmente convincere da quelle case editrici che sembrano serie, perché non a pagamento, che magari fanno anche un’eccellente editing, ma che alla fine, gira e rigira, vendono le copie che in realtà è l’autore stesso a vendere.

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Credo infatti che in fondo, la maggior parte delle copie vendute da una casa editrice medio piccola, sono quelle che l’autore stesso riesce a vendere ad amici, a parenti, ma anche a sconosciuti tramite i suoi social, alle presentazioni dove partecipano perlopiù conoscenti, o alle ferie dove si presenta a proprie spese. A quelle copie si aggiungono poi quelle che la casa editrice medio piccola vende alle ferie e in poche librerie gestite quasi sempre da conoscenti (ma comunque parliamo di qualche decina di copie al massimo). Quindi un giorno mi sono chiesto: ma vale realmente la pena  guadagnare 1 euro a copia solo per prestigio di essere pubblicato da una casa editrice (che a volte tanti di quegli euro a copia neppure te li dà) per quei libri che vendo io? La risposta evidentemente è stata no.

Ho deciso quindi di autopubblicare ‘Mia Nonna Fuma’ su una piattaforma on line che mi permette di controllare tutte le vendite in tempo reale e che mi fa guadagnare persino piú di quell’euro a copia garantito (a volte) dalla casa editrice. Non l’ho fatto per il motivo economico, ovviamente, non si guadagnerà mai uno stipendio dignitoso vendendo libri, ma per una questione di principio. Ho deciso anche d’investigare e leggere altri autori che si autopubblicano, ma solo quelli che nei propri social dimostrano di essere, prima di tutto, dei grandi lettori prima di definirsi scrittori (che è quello che faccio anch’io).

burundanga

10 commenti

  1. Mi permetto di riassumere quella che mi pare la situazione editoriale odierna per un esordiente che non sia famoso in altri campi.
    – Le grandi CE non lo considerano.
    – Con quasi tutte le piccole CE e l’autopubblicazione, dipende dalla capacità di marketing dell’autore (e/o da quante persone conosce) per una percentuale molto alta, se non tutta.
    – Le CE a pagamento non vanno considerate.
    C’è da stare allegri.

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  2. Io divoro libri…. Ho una mania per la lettura… Quando non avevo nulla leggevo le pagine gialle… Leggo tanto fra chi si auto pubblica… A volte sono perle…. E mi auto pubblico anche io… Per la mia stima personale… 😄😄😄😄

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  3. Ho avuto sperienze con due piccole case editrici non a pagamento e il risultato è stato quello da te descritto: copie vendute solo tramite la sottoscritte. Quelle vendute nelle loro librerie non mi hanno reso un centesimo e manco mi hanno informato dei dati di vendita. Ho pertanto ripubblicato tutti i miei libri autonomamente, purtroppo ho scelto una piattaforma nota, ma paga poco e non è trasparente con i dati di vendita.

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