Douglas Coupland

Douglas Coupland è per eccellenza l’autore della Generazione X. Chi è cresciuto guardando decine di volte film come I Goonnies o Terminator, o chi ha visto nascere band come Radiohead o Smashing Pumpkins, o chi ancora ha vissuto comodamente senza cellulare e internet, tecnologie che ormai usa come un millennial, e soprattutto chi è anche appassionato di letteratura, a mio avviso deve passare per i libri di Douglas Coupland. La sua produzione letteraria è iniziata, appunto, con Generazione X (Generation X: Tales for an Accelerated Culture), forse il suo libro più famoso, anche se non è il mio preferito.

Coupland racconta le vicissitudini di persone che sono state adolescenti tra gli anni 80 e 90, narrando spesso in prima persona le loro vite, immedesimandosi perfettamente nei personaggi che crea. Nei suoi libri i nerd parlano, si muovono e agiscono come veri nerd, come in JPod e Microservi (Microserfs), dà magistralmente voce a una signora di mezz’ètà depressa in Eleanor Rigby, a ragazzi o adulti alla continua ricerca di un perchè come in Generazione shampoo (Shampoo Planet), Hey Nostradamus! e Il ladro di gomme (The Gum Thief), a individui sull’orlo di crisi isteriche come in La sacra famiglia (orribile traduzione dell’originale All Families are Psychotic) e Generazione A (Generation A). Si immedesima così bene nei suoi personaggi da renderli realistici; le stranezze dei nerd fanno sorridere, i personaggi depressi provocano compassione, i litigi familiari anche quelli più assurdi ricordano esperienze probabilmente vissute. La sua scrittura è un laboratorio sperimentale in continua evoluzione. Tra le pagine dei suoi libri possiamo ritrovare spot pubblicitari, immagini, slogan o lunghe sequenze di bit, il tutto perfettamente amalgamato con le storie che racconta.

basta smetto basta smetto

La sua generazione X Coupland la racconta in Canada (dov’è nato e cresciuto), negli Stati Uniti (dove ha vissuto per diversi anni) e in Europa (ha vissuto anche in Italia, Paese che adora). Quindi narra esperienze in luoghi che ha vissuto realmente, creando storie di personaggi che si muovono in posti che conoscono perfettamente e di cui trasmettono al lettore le proprie tradizioni, la propria cultura. I protagonosti dei suoi romanzi narrano i drammi delle società in cui vivono, in storie realistiche (nella maggior parte dei suoi libri) o surreali come nella sua opera che omaggia gli Smiths, Fidanzata in coma (Girlfriend in a Coma), libro che spiazza, che inizia con una storia che fa commuovere e che catapulta improvvisamente il lettore in un inatteso viaggio spazio-temporale, libro che si può solo amare o odiare. La scrittura sperimentale di Coupland ruota sempre intorno al personaggio che fa evolvere la storia con le proprie peculiarità e ha influenzato tanti altri autori americani come Chuck Palanhiuk di cui parlerò presto in un altro post.

basta smetto basta smetto basta smetto

Consiglio i libri di Coupland alla mia generazione X. Quindi ai miei coetani che possono identificarsi in quegli ambienti e in quelle abitudini di personaggi che mi hanno stupito, fatto ridere ed emozionare. Ambienti in cui si possono riconoscere coetanei dai caratteri più disparati, bizzari informatici, fanatici di videogiochi, adolescenti depressi, individui soli e incompresi, vittime innocenti di assurde sparatorie, gente cresciuta in famiglie disfunzionali. Consiglio Coupland anche a chi è alla ricerca di autori alternativi, che si fanno riconoscere per il proprio stile, che creano il proprio genere letterario e che vengono riconosciuti per la loro unicità.

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4 commenti

  1. […] Inizio proprio con un libro di Douglas Coupland: Girlfriend in a coma. Il titolo in italiano è stato tradotto letteralmente rovinando l’omaggio che l’autore canadese ha fatto all’omonimo pezzo degli Smiths. Il romanzo inizia fedele al testo della canzone in cui il protagonista narra le sue sensazioni sul coma della fidanzata, ma poi devia verso un trip assurdo che spazia tra la distopia e il dramma. Una storia che qui non racconto ma che consiglio di leggere. In realtà Coupland omaggia la band inglese introducendo nel testo del libro anche titoli di altri pezzi e dischi come le bellissime Bigmouth Strikes Again e Hand in Glove. Sinceramente non so come questo sia stato tradotto nella versione italiana. Coupland ha regalato un omaggio simile anche ai Beatles nel suo Eleanor Rigby, altro suo libro per me bellissimo ma di cui non parlo per evitare di concentrare tutto il post su di lui. Per approfondire le opere di Douglas Coupland v’invito (se vi possa interessare) a leggere il post che ho dedicato al suo mondo letterario e che potete trovare qui. […]

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